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L’autunno è arrivato e l’inverno è alle porte. Il tepore del sole lentamente ci abbandona, dando spazio al freddo invernale che invade case, uffici, scuole ed edifici di ogni tipo.

La necessità di scaldare gli spazi indoor si fa imminente. C’è chi preferisce la stufa, chi il camino e chi i classici termosifoni. Esiste però una soluzione innovativa capace di restituire un calore confortevole e omogeneo 24/7. Stiamo parlando del riscaldamento a pavimento, soluzione che acquisisce sempre più consenso tra clienti e progettisti.

Si tratta di una soluzione all’avanguardia e sostenibile. Esso, infatti, permette di scaldare uniformemente gli ambienti riducendo i consumi e i conseguenti costi energetici.

La sua realizzazione richiede però accorgimenti sostanziali. Ecco perché progettisti e designer sono alla ricerca costante di pavimentazioni in grado di coniugare la resa estetica e l’efficienza dell’impianto.

In questo articolo vi spiegheremo in cosa consiste il riscaldamento a pavimento e quali pavimentazioni preferire quando si sceglie di adottare il riscaldamento a terra.

Riscaldamento a pavimento: tutto quello che devi sapere

Che cos’è il riscaldamento a pavimento?

Il riscaldamento a pavimento – o pannelli radianti – consiste in un impianto che funziona per irraggiamento. Questo quindi diffonde calore nell’ambiente grazie al contatto dei tubi dell’acqua calda con il massetto e il pavimento.

Come funziona il riscaldamento a pavimento?

Il riscaldamento a pavimento è composto da due componenti principali: una serpentina e una caldaia.

La serpentina, ovvero le tubazioni, scorrono sotto tutta la pavimentazione ed è collegata alla caldaia. Al loro interno circola l’acqua calda (30/40°C), il cui calore viene irradiato dal basso verso l’alto, scaldando così l’ambiente uniformemente senza provocare sbalzi termici.

È possibile usare l’impianto anche in estate, sostituendolo al climatizzatore. Come? L’ambiente irraggia calore alle tubazioni che lo assorbono. Quindi non viene rilasciata aria fredda, ma viene sottratto calore sempre grazie al fenomeno dell’irraggiamento.

Cosa comporta mettere il riscaldamento a pavimento?

I pannelli radianti offrono moltissimi vantaggi a chi li sceglie. Di seguito ve ne illustriamo alcuni:

Risparmio energetico

I consumi energetici con questo tipo di impianto vengono ridotti circa del 30% rispetto ai sistemi di riscaldamento tradizionale.

Manutenzione ridotta

Questo tipo di riscaldamento non necessita di particolare manutenzione, se non di sporadici controlli da parte dei tecnici in caso di malfunzionamenti.

Salubrità

I pannelli radianti scongiurano la formazione di muffe, umidità, polveri e acari, fenomeni molto frequenti con i classici radiatori. Inoltre gli ambienti vengono scaldati tutti allo stesso modo, evitando così che alcune zone risultino più fredde o calde di altre.

Funzione climatizzatore

Nei mesi più caldi il riscaldamento a pavimento può tranquillamente sostituire condizionatori e climatizzatori, in quanto la temperatura dell’acqua nella serpentina si mantiene intorno ai 15/18°C.

Migliore estetica

Rispetto ai comuni termosifoni che occupano spazio e non sempre godono di un bel design, i pannelli radianti sono nascosti e non occupano alcuno spazio.

Il riscaldamento a pavimento non mostra particolari difetti, se non quello della giusta scelta del rivestimento. Infatti, affinché il riscaldamento funzioni a dovere, è necessario scegliere le giuste pavimentazioni.

Ma quale pavimento scegliere per il riscaldamento a pavimento? Vediamolo subito!

Pavimenti e riscaldamento a pavimento: quale scegliere?

Dopo aver deciso di installare i pannelli radianti, il prossimo step è quello di scegliere il tipo di pavimento da applicare come copertura.

Pavimento riscaldato: i fattori da considerare

Le cose da considerare al momento della scelta dei rivestimenti per i pannelli radianti sono molteplici.

I due principali fattori sono:

  • Lo spessore che può raggiungere al massimo i 12mm
  • La conducibilità termica che esprime la capacità di un materiale a farsi attraversare dal calore. Questa influisce molto sulla velocità e l’efficienza di trasmissione di calore. Di norma la resistenza termica del materiale che ricopre un impianto di questo tipo non deve superare gli 0,15 m2K/W.

In generale:

  • Se lo spessore è basso, allora la conducibilità termica e la capacità di trasmissione di calore saranno alte.
  • Se lo spessore è alto, allora la conducibilità termica e la capacità di trasmissione di calore saranno basse.

Dopodiché occorre esaminare lo spessore del massetto, la qualità dei materiali, la temperatura esterna e l’esposizione al sole: elementi soggettivi di ogni abitazione che quindi andranno analizzati uno ad uno, in maniera puntuale e personalizzata.

Avere già un quadro preciso al momento della progettazione è utile per scegliere la pavimentazione giusta così da massimizzare la resa dell’impianto di riscaldamento.

Qual è il pavimento migliore per il riscaldamento a pavimento?

Non tutti i materiali destinati alla pavimentazione abitativa si prestano bene all’installazione su riscaldamento a pavimento.

Partiamo dai materiali naturali, come pietra e marmo. Questi sono eccellenti conduttori capaci di trasmettere molto calore, ma purtroppo hanno spessori troppo elevati che ostacolano l’irraggiamento. Quindi meglio evitarli!

Tra tutti i materiali naturali, il parquet sembra il migliore, perché essendo un isolante trattiene il calore e lo rilascia lentamente, necessitando così di basse temperature.

C’è un però! Sarebbe meglio evitare l’utilizzo del parquet, in quanto potrebbe subire forti modificazioni e di conseguenza aver bisogno di più manutenzione.

Se proprio non si può fare a meno del legno naturale, per ovviare al problema Pecis vi consiglia il parquet stratificato o quello a spessori ridotti perché meno soggetti a dilatazioni termiche.

WoodCo

Il cotto si presenta come un’ottima scelta. Esso infatti ha spessore ridotto e un’elevata conducibilità termica. Inoltre come il legno, il cotto è in grado di trattenere il calore e rilasciarlo lentamente, continuando a scaldare l’ambiente anche quando i riscaldamenti vengono spenti.

Tra i materiali più ottimali ci sono le resine, come il PVC. Questi infatti hanno spessore ridotto – motivo per cui presentano un’ottima conducibilità – e sono elastiche, quindi resistono alla flessione dovuta al calore. Bisogna però scegliere resine di alta qualità per evitare il rilascio di sostanze tossiche nell’aria quando vengono riscaldate.

Ceramiche Keope

Ci sono poi i laminati che, con i loro piccoli spessori e la loro scarsa resistenza termica, sono perfetti per scaldare gli ambienti in modo omogeneo e rapido.

Infine non poteva mancare il gres porcellanato!

Dalle grandi proprietà tecnico-meccaniche, il gres è il miglior rivestimento da utilizzare come copertura del riscaldamento a pavimento. Ha una bassa resistenza termica, che permette al calore di diffondersi nell’ambiente in modo super veloce. Inoltre è in grado di resistere agli sbalzi termici senza creparsi.

Punto a favore è la sua duttilità, che permette di ottenere l’effetto che più si desidera: legno, pietra, resina, cotto, … Qualsiasi sia il tuo desiderio, il gres lo realizza!

Questo è in definitiva il materiale migliore in assoluto, capace di coniugare e massimizzare sia la resa estetica che quella funzionale.

L’unico accorgimento da prendere riguarda le fughe tra ciascuna piastrella. Se troppo spesse rischiano di disperdere calore, mentre se troppo strette compromettono l’integrità delle piastrelle.

Cotto d’Este

Gres: il tuo alleato in ogni situazione!

I pannelli radianti risultano essere il sistema migliore per riscaldare i vostri spazi e l’alleato perfetto è il gres. Quest’ultimo infatti è capace di riprodurre il vostro effetto preferito e allo stesso tempo scaldare in modo immediato e uniforme ogni ambiente.

Da Pecis puoi trovare numerosi fornitori che possono soddisfare i vostri desideri: Cotto d’EsteCeramiche Coem, Ceramiche Keope, Fioranese Ceramica e molti altri!

Per scoprirli tutti e toccare con mano la qualità dei nostri prodotti, venite a trovarci in showroom!

Immagine in copertina: Ceramiche Coem

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