Quando si progetta un bagno, uno dei focus principali è il box doccia. Questo infatti è uno dei principali elementi che contribuisce a definire lo stile e aggiungere dettagli alla stanza da bagno.
Non esiste una scelta migliore di un’altra, in quanto essa si basa prevalentemente sulle preferenze personali e gli spazi disponibili.
Durante la progettazione è opportuno considerare tutti i possibili fattori in gioco, dagli aspetti tecnici a quelli estetici: lavori idraulici, pittura, lavorazione del vetro, rivestimenti, ….
Tutto questo influenzerà sul budget per la creazione della vostra doccia dei sogni.
Pecis è qui per aiutarvi! Con questo articolo vi illustreremo 5 consigli utili per guidarvi all’acquisto del box doccia.
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Spazio
Il primo elemento in assoluto da valutare è lo spazio e definire il tipo di bagno di cui ci occupiamo: privato, principale, di servizio, … in base alla tipologia è possibile definire il budget che si dovrà destinare alla sua realizzazione, così come la qualità dei materiali da utilizzare.
Con le giuste misure e la selezione strategica del box doccia, è possibile creare una doccia di design anche negli ambienti più stretti e disparati.
È importante assicurarsi che ci sia spazio a sufficienza non solo per l’installazione della doccia, ma anche per una comoda accessibilità, per permettere alle porte di aprirsi correttamente e per posizionare i sanitari.
Vanità Docce
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Dimensioni
A questo punto possiamo parlare di dimensioni, per le quali dobbiamo basarci sul piatto doccia.
Infatti per definire le dimensioni del box doccia bisogna considerare le misure del piatto doccia così da adattarsi perfettamente l’uno all’altro, affinché non si verifichino perdite d’acqua. Inoltre un piatto inadatto compromette la corretta chiusura delle porte.
Le dimensioni standard e più comuni dei piatti doccia sono le seguenti:
- Doccia quadrata e semicircolare: 80×80 cm e 90×90 cm
- Doccia rettangolare: 70×90 cm, 80×100 cm e 90×120 cm
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Porte
Continuando a parlare di dimensioni e spazi, è necessario scegliere le porte più adeguate all’area disponibile.
Esistono differenti tipi di porte, ognuna con le sue specifiche caratteristiche:
- Porte a scomparsa – Questo tipo di porte lasciano molto spazio libero quando vengono chiuse, ma quando vengono aperte ne occupano di più. La loro apertura può essere configurata verso l’interno o verso l’esterno, considerando che l’apertura verso l’esterno rischia di bagnare ogni volta il pavimento.
- Porte scorrevoli – Sono ideali per i bagni più piccoli, in quanto occupano spazi ridotti sia da aperte che da chiuse.
- Porte a soffietto – Vengono utilizzate maggiormente per docce angolari, rendendole il punto focale della stanza. Anche queste sono perfette per i bagni di piccole dimensioni.
- Porte a battente – Sono uguali a una porta tradizionale, per questo sono ottime in spazi ampi. Le porte a battente favoriscono un comodo accesso alla doccia e si adattano bene sia a design lineari sia a docce curve.
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Materiali
Un altro fattore a cui prestare molta attenzione è il materiale e, più di preciso, lo spessore del box doccia.
Tra i materiali ricordiamo il vetro temperato, l’acrilico e il vetro laminato. Per la scelta è bene considerare la facilità di manutenzione, la resistenza ai graffi e la durata del materiale.
Per quanto riguarda lo spessore, esistono molte misure. Gli spessori principali sono 4:
- 4 mm – Si tratta solitamente di box doccia economici, consigliati per bagni di servizio, dove la doccia è poco utilizzata.
- 6 mm – Anche in questo caso si parla di box doccia abbastanza conveniente. Il rapporto qualità-prezzo è solitamente nella media.
- 8 mm – Questi vengono classificati tra i box doccia “di lusso”, in quanto solitamente i materiali utilizzati hanno una qualità abbastanza alta.
- 10 mm – Possono essere considerati i migliori box doccia sul mercato, vista la loro alta resistenza ad ambienti umidi e la loro alta adattabilità a cabine doccia.
Quindi, possiamo definire i 4 mm come appartenenti alla fascia bassa; per i box doccia dai 6 agli 8 mm parliamo di fascia media e infine quelli da 10 mm sono considerati il top di gamma.
Ovviamente in base allo spessore e ai materiali selezionati, i prezzi variano enormemente. Più i materiali saranno pregiati, più i prezzi saranno elevati e lo stesso per gli spessori.
Inoltre bisogna includere nel budget anche eventuali lavorazioni del vetro – finiture e colore – che influiscono sui costi generali del box doccia.
Che differenza c’è tra box doccia e cabina doccia?
Il box doccia è caratterizzato da una struttura in plastica o in metallo con le pareti in vetro – in alcuni casi viene utilizzato anche in plexiglass – aperta in alto.
La cabina doccia, invece, è una piccola stanza aggiuntiva all’interno del bagno, in cui è presente la doccia e accessori aggiuntivi che trasformano questo piccolo spazio in una spa privata.
Ma quindi qual è il miglior vetro per la doccia?
Pecis vi consiglia il vetro temperato, in quanto grazie al processo subito – chiamato tempra – risulta essere il più sicuro. Infatti in caso di rottura, questo tipo di vetro non si dividerà in grossi pezzi affilati, ma si frantumerà in piccole particelle non taglienti.
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Pulizia
Infine consideriamo l’aspetto igiene e pulizia. Certamente il sogno di tutti sarebbe avere un box doccia che, dopo essere stato utilizzato e dopo essersi asciugato, sia perfetto senza aloni né macchie di calcare.
Per abbellire e ridurre gli aloni è necessario considerare anche la lavorazione del vetro. Le finiture più popolari sono le seguenti:
- Vetro trasparente – Gli unici suoi vantaggi sono il prezzo e la luminosità. Per il resto si tratta di una finitura molto basica, che in aggiunta richiede anche molta cura. Infatti affinché rimanga lucido, questo tipo di vetro deve essere costantemente pulito e asciugato.
- Vetro satinato – Liscia o a buccia d’arancia, da un lato la satinatura garantisce maggiore privacy, ma dall’altro impedisce un chiaro filtraggio della luce. Inoltre se la doccia è rivestita da mosaici o rivestimenti particolarmente decorati, questo tipo di box doccia andrà ad oscurare la maggior parte della decorazione. Il grande vantaggio di questa lavorazione è che camuffa gli aloni.
- Vetro fumé – Questo tipo di lavorazione non è adatta a qualsiasi ambiente, in quanto unisce trasparenze e satinatura creando un effetto molto originale. Il fumé eredita sia i vantaggi che gli svantaggi di entrambe le finiture: conserva l’eleganza e la privacy del vetro satinato, ma di contro richiede molta pulizia e tempo.
- Vetro serigrafato – Questa finitura consiste in fasce decorate solitamente nella parte centrale del box doccia. In verticale o in orizzontale, permettono di inserire una decorazione originale e di design all’ambiente a prezzi ovviamente superiori.
Disenia
Sebbene al momento della scelta il lato estetico prevalga, è fondamentale considerare la funzionalità e la praticità del box doccia.
Quindi il proprio box doccia dovrà essere principalmente idrorepellente per risparmiare tempo ed energie, evitando una pulizia “maniacale” e la costante applicazione del trattamento anticalcare.
Questi sono i 5 consigli che tv suggeriamo prima di acquistare un box doccia. Come ultimo consiglio bonus vogliamo ricordarvi di verificare che piastrelle e rivestimenti in questa area siano perfettamente posate e sigillate prima di montare il box doccia, in modo da evitare infiltrazioni e problemi di ogni tipo.
Con Pecis potete stare tranquilli! I nostri piastrellisti poseranno perfettamente ogni piastrella, facendo attenzione a non creparle e a chiudere ogni buco per scongiurare ogni infiltrazione d’acqua.
Inoltre grazie al nostro servizio di consulenza, progetteremo una doccia su misura per voi, selezionando attentamente rivestimenti, piatto doccia e box doccia.
Immagine in copertina: Arblu
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